Empowerment delle Persone e sviluppo organizzativo

La formazione e la crescita personale si pone come uno dei principali obiettivi di Studio della Bella Associato al punto che i titolari, Stefano e Lorenzo, hanno scelto di avviare un percorso di coaching e formazione sulle soft skills per i loro collaboratori.

Questa attività è stata svolta in modo diretto da Cristina Pedretti che sotto l’attenta guida degli owner dello Studio ha avviato percorsi di gruppo e individuali.

Oggi, Cristina Pedretti, responsabile dell’organizzazione e dello svolgimento delle attività di empowerment presso Studio della Bella Associato racconta, in prima persona, la sua esperienza.

Quando è iniziata la tua collaborazione con lo Studio e quali sono state le richieste dei titolari?

La collaborazione con Studio della Bella è nata a seguito di un “incontro” su LinkedIn con Stefano Della Bella nel gennaio 2020. Stefano aveva notato i miei contenuti dedicati all’empowerment femminile e mi ha così proposto di conoscerci per capire in che modo avrei potuto accompagnare alcune risorse strategiche del suo team ad un nuovo livello di evoluzione personale e professionale.

Nonostante fossimo entrambi della stessa città, è stato il nostro network professionale online a crearci l’opportunità di un incontro. Inoltre, lavorando insieme, ci siamo trovati sintonizzati sul fatto che condurre una comunicazione costante e di valore su un canale come LinkedIn possa essere non solo e non tanto una “vetrina” (come banalmente alcuni potrebbero pensare) ma un contesto in cui trasmettere i propri valori ed il proprio modo di fare le cose, avvicinandosi per sinergia a quei professionisti che sono Persone a noi affini, a livello umano anzitutto.

Quando è iniziata e come è stata strutturata la collaborazione? Presentaci le modalità con cui hai condotto i percorsi

I primi percorsi che ho condotto per Studio della Bella sono stati due percorsi individuali di empowerment comprensivi di un periodo iniziale ad incontri bisettimanali e di un accompagnamento a ricorrenza mensile della durata di un anno. La collaborazione è poi proseguita con altri 3 percorsi analoghi e con un’esperienza di gruppo, sviluppata nell’arco di 5 mesi e volta al trasferimento di Valori, Mission e Vision dello Studio ai collaboratori. Sono state inoltre progettate per i prossimi mesi altre esperienze dedicate a specifici team in base al fabbisogno formativo via via rilevato.

Quali sono stati gli obiettivi prefissati?

Rispetto ai percorsi individuali, le richieste dei titolari sono state abbastanza “generiche”, in questo caso nel senso più positivo del termine. Quando si tratta di interventi individuali, ogni persona è un caso è a sé con esigenze specifiche, tuttavia, anche nelle attività aziendali conduco le coachee attraverso il fil rouge del Percorso che ho ideato, con degli step ben definiti che rappresentano dei milestone di monitoraggio dell’esperienza.

In linea generale possiamo dire che l’interesse di Stefano e Lorenzo nell’incaricarmi su questi percorsi è favorire la serenità delle persone che lavorano con loro e che condividono tutti i giorni esperienze professionali e spazi (reali ed ora sempre più virtuali) di lavoro. 

Ho lavorato ad esempio con alcune professioniste dello Studio sull’organizzazione e produttività personale, sulla valorizzazione di sé, la comunicazione e la visione strategica, tutti aspetti che si sono rivelati preziosi per il loro sviluppo. 

In diversi casi il percorso aveva anche lo scopo di essere un supporto ai passaggi organizzativi previsti, come l’adozione sistematica dello smartworking, ben prima che l’emergenza-Covid lo rendesse d’obbligo. 

Coaching in team e singolo. Quali sono le differenze?

Rispondere a questa domanda è troppo semplice ed insieme troppo difficile per non risultare banale.

Ci proverò più che altro chiarendo i differenti scopi: l’esperienza individuale è un full focus sulla persona ed in genere viene richiesta in occasione di delicati passaggi professionali o cambiamenti organizzativi che la coinvolgono in modo consistente e diretto. Il fine può essere quindi quello di aiutarla a massimizzare il proprio potenziale per raggiungere risultati sfidanti, gestire al meglio i suoi sottoposti o collaboratori, mantenere uno stato di serenità ed equilibrio in un periodo di cambiamento, oppure di favorire il suo upskilling o re-skilling tecnico accompagnandola a sviluppare gli aspetti di mindset necessari ecc.

Il lavoro con i team può invece avere come scopo il rinforzo dell’autonomia del gruppo di lavoro dai referenti (che si rende necessaria per un lavoro agile e impostato per obiettivi), il miglioramento delle dinamiche relazionali interne ed esterne, o il raggiungimento di un livello di evoluzione professionale in linea con i cambiamenti organizzativi in atto. Il coaching in team è dedicato a piccoli gruppi, in modo da rendere possibile anche un intervento mirato sui singoli.

In ogni caso spesso inserisco nei percorsi di coaching anche alcuni training specifici che aiutino le persone coinvolte alla comprensione e ad una messa in azione più consapevole ed efficace delle proprie risorse. 

Sei soddisfatta del lavoro svolto? Hai raggiunto gli obiettivi prefissati?

Assolutamente sì! Oltre che una bella sintonia con i titolari, durante le attività si è creata una perfetta intesa anche con i partecipanti ed i risultati attesi sono stati raggiunti.

Lo scopo del primo percorso di gruppo era quello di trasmettere una visione comune ed in prospettiva, di far circolare idee e punti di vista tra i vari team e di restituire ai titolari una panoramica del “percepito” dai loro collaboratori, rispetto a punti di forza ed aree di debolezza dell’organizzazione.

E’ stato un mettersi in gioco a tutti i livelli ed i partecipanti si sono impegnati nelle attività e nella messa in atto di nuovi comportamenti ed hanno colto la volontà dei titolari di esporsi, a beneficio di tutti.

Le professioniste seguite nei percorsi individuali hanno raggiunto gli obiettivi che con il mio aiuto avevano definito all’inizio delle loro esperienze e la loro evoluzione è stata colta dai colleghi e dai titolari. 

Quale è stato il feeedbak dei partecipanti?

Un ultimo risultato che non trovo affatto scontato è l’apprezzamento dell’esperienza svolta: troppo spesso le aziende (e in molti casi gli stessi dipendenti) percepiscono la formazione come una perdita di tempo rispetto al “lavoro vero”. Le esperienze di empowerment che ho proposto sono state percepite da tutti i collaboratori di Studio della Bella come opportunità di crescita personale e professionale, come investimento che i titolari hanno fortemente voluto per crescere tutti insieme come Persone.  

Mi sono rimasti impressi i feedback ricevuti da alcuni dei partecipanti, che mi hanno detto che si sono sentiti capiti profondamente da me per il mio modo di aiutarli a formulare i loro pensieri con maggior chiarezza e che durante le sessioni il tempo sembrava volare! …Che cosa c’è di meglio di fare qualcosa che ci permette di crescere, di migliorare insieme agli altri e di farlo nella pienezza di uno stato di flusso?!

Sono felice di collaborare con lo Studio perché è una realtà all’avanguardia, che sa tenere conto delle Persone mentre progetta e mette in azione la propria trasformazione continua, e che è consapevole che senza di loro questa non può avvenire.

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