domanda: buongiorno e benvenuti presso lo studio della bella associato e con i nostri professionisti ed esperti di leggi e tributi pronti a continuare ad aiutare gli imprenditori delle pmi a fare impresa in modo consapevole. di cosa parliamo oggi?
risposta: oggi parliamo di analisi per indici.

domanda: di cosa si tratta?
risposta: ogni impresa che redige il bilancio, il rendiconto o l’inventario di fine anno grazie alla contabilità ordinaria esprime delle grandezze in valore assoluto che hanno un significato autonomo e molto interessante, ad esempio, il fatturato annuo, il patrimonio netto, l’indebitamento totale dell’impresa, le disponibilita’ liquide o il totale dei crediti. questo tipo di grandezze, però, diventano ancor più significative se vengono ponderate ovvero vengono messe in relazione ad altre grandezze.

domanda: ci può fare un esempio?
risposta: si pensiamo al totale dei crediti a fine anno. e’ un grandezza significativa che ci dà delle indicazioni immediate e significative ma può darne di maggiormente interessanti se correlato al fatturato annuo, ovvero il magazzino che ha un significato autonomo per il valore assoluto che rappresenta ma ne assume tutt’altro se messo in relazione al fatturato, per esempio, il costo dei beni venduti durante l’anno è stato pari ad 1 milione di euro, e il valore medio delle scorte durante l’anno è stato di 100k euro, allora l’indice di rotazione è 10, ciò vuol dire che ci vogliono 365/10= 36,5 giorni in media per una rotazione completa dell’inventario ovvero che il magazzino viene comprato e venduto 10 volte l’anno.
sono riuscito a far capire la differenza tra una grandezza statica, 100k e la stessa grandezza vista in modo dinamico, ovvero il rapporto tra il totale dei costi del venduto e la giacenza media? ecco, questo è il potenziale dell’analisi per indici.

domanda: bene, adesso che abbiamo introdotto l’argomento, possiamo cominciare ad approfondirlo, cosa dice?
risposta: si certo. allora, l’analisi di bilancio è una attività complessa con cui si effettuano indagini sul bilancio di esercizio per ottenere informazioni sulla gestione e sull’impresa. attraverso l’analisi di bilancio comparata dei vari elementi a disposizione si può arrivare alla formulazione di un “giudizio” sulla salute dell’impresa. la finalità è quella di trasformazione i dati di bilancio, che come diceva lorenzo sono dati statici, in informazioni che derivano da grandezze che assumono una valenza dinamica.
l’analisi di bilancio riguarda tutte le aree del bilancio, ovvero l’area patrimoniale, l’area economica e l’area finanziaria.

domanda: vediamo quali sono gli indici più utilizzati.
risposta: per procedere coll’analisi per indici è necessario procedere ad una riclassificazione del bilancio. non vorrei spenderci troppe parole, ma è necessario dire che i prospetti di bilancio non sono stati pensati per essere funzionali all’analisi per indici ma piuttosto per dare una rappresentazione complessiva veritiera e corretta. ciò detto e dopo un’attenta riclassificazione, che magari potrà essere oggetto di un’apposita puntata, gli indici maggiormente significativi si dividono in gli indici di composizione, gli indici di correlazione, gli indici di redditività.

domanda: cominciamo cogli indici di composizione e correlazione?
risposta: si, gli indici di composizione e correlazione aiutano a dare un giudizio sulla solidità patrimoniale e sul grado di liquidità aziendale. colui che utilizza questi indici deve soffermarsi sulla compatibilità tra investimenti e mezzi finanziari. e ciò nel rispetto di uno principi cardine dell’analisi di bilancio in base al quale gli impieghi e le fonti di finanziamento, che avevamo già richiamato quando parlavamo di rendiconto finanziario, devono essere tra loro correlati sotto il profilo quantitativo (importo), qualitativo (tipologia) e temporale (tempi di scadenza).
la prima classe di indicatori, gli indici di struttura, mettono in relazione le componenti rigide
dello stato patrimoniale, vale a dire: immobilizzazioni, mezzi propri e passivo consolidato.
gli indici di disponibilità, mettendo in relazione l’attivo circolante e il passivo corrente, si propongono invece di appurare la capacità delle fonti a breve termine di finanziare gli investimenti correnti.

domanda: dicevamo, ci sono anche gli indici di redditività, vero?
risposta: si, per redditività si intende l’attitudine del capitale aziendale di generare redditi in misura adeguata. a tal fine, l’azienda deve operare in modo da produrre ricchezza e l’attività aziendale deve essere condotta in maniera tale da consentire l’ottenimento di ricavi monetari in misura congrua per la copertura dei correlativi costi sostenuti per la realizzazione della produzione e per remunerare adeguatamente il capitale di rischio. sono gli indici più comuni ed utilizzati e sono anche i più significativi per chi comincia a fare analisi per indici.

domanda: volete aggiungere qualcosa?
risposta: ritengo importante chiarire che l’analisi di bilancio per indici è uno strumento che permette all’imprenditore e al professionista di fiducia di elaborare indici e quozienti che rappresentano l’andamento economico, la situazione patrimoniale e finanziaria dell’impresa. quando devono essere interpretati i risultati di bilancio attraverso gli indici si deve sempre considerare che ogni indice non ha un significato autonomo e deve essere interpretato e valutato in una visione di insieme con gli altri indici ad esso correlati e tenere conto che ogni impresa ha una propria natura e caratteristiche proprie.

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